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Infantellina Contemporary Berlin has great pleasure inviting you to our next exhibition titled ”I am who I am” from the 25th September till the 30th October 2010, situated in the heart of the city near the historically well known Gendarmenmarkt.
Vernissage 25th September start at 6p.m. By invitation only
This event will for the first time in the history of Infantellina Contemporary be presenting international non-Italian artists. Each artist will introduce the guests to his or her work explaining their modus operandi. The realm within which an artist creates or develops his or her work of art extend beyond the geographical boundaries whether coming from Brazil, U.S.A. Rumania, Germany, South-Korea, Austria or South Africa.
The participating artists are:
Jeff Chies
Domino
Hilary j. England
Josef Karl
Anita Keckeis
Sinn
Andras Markos
Hans Peter Schmidt
Ivor Sias
JEFF CHIES Jeff is a painter and photographer from Brazil who has exhibited in his native country and internationally with great acclaim in Argentina, U.S.A., the United Kingdom and in Europe. He is greatly inspired by great past masters such as Henri Matisse.
DOMINO An artist appreciated internationally for many years for her unconventional works combining irony, a profound philosophical content with a lightness in the use of her chosen evocative elements with the intention of making the impossible tangible.
HILARY J. ENGLAND an American artist representing American impressionism using everyday imagery which go beyond tonal paintings laying bare the intimate with evocative light rich in association with a real sense of honesty and sincerity.
JOSEF KARL we could compare to Oliviero Toscani with his personal selection of interpretations and choice of subject matter. His choice of protagonists are extreme representations of a society divided by perversions and everyday banality placed in paradoxical unimaginable situations. Hidden worlds emerge showing their dark and secret sides which are at the most of times highly disturbing.
ANITA KECKEIS is a refined designer from Austria who since years have created exquisite objects of desire that adorn the necks that are almost always vulnerably exposed. These works are precious objects of art that seem like evanescent butterflies that clothe, adorn and taunt in invitational softness.
JIINAUN KIM (alias Sinn) collects, wages a battle, and embraces the contradictions of her native Korea in her big size steel pieces. With her small, tiny body revealing an unexpected strength, she scratches and digs fantastic figures out of huge steel plates infusing them with imagery reflective of our frenetic twenty first century, rendering their interpretation redolent of her traditional cultural background, marrying this with those of western culture.
ANDRAS MARKOS from Rumania explores what it means “making art today” combining his excellent professional and classical experience, leaving the viewer to freely interact, enrich or critique the works in question proposing an evolutionary interpretation of casual choice of materials derived from suspending the emotional, involving collective participation.
HANS PETER SCHMIDT, a success product from the well-known (HdK, Hochschule der Künste) or Fine Art Faculty of the University of Berlin and co-founder of a well- established design company, since years producing huge canvas paintings with images of supreme lightness and transparency or dense, desired and disturbing passions based in solid certainty and confidence, leaving with their direct freshness traces of a counter position of the intimate.
IVOR SIAS a South African born artist gathers in his work his diverse cultural background experiences and impressions. A global artist, a nomad with restless journeys undertaken he has collected a treasury of associations which reflect his highly personal style and whereby the viewer is drawn into or provoked to get closer to levels of scenes mentally or perceived through the various layers represented on his canvas scenarios.
[ I ] [C ]
Infantellina Contemporary
Taubenstr. 20-22 (am Gendarmenmarkt)
10117 Berlin (Berlin-Mitte) Germany
Tel: 0049(0)30/92210407
http://www.infantellina-contemporary.com
info@infantellina-contemporary.com
Tu-Sa 2-7 p.m. and by Appointment
IT
Infantellina Contemporary Berlin ha il piacere di annunciare l’evento “ I am who I am ” che avrà luogo nei propri locali, siti nella splendida cornice della Gendarmenmarkt , dal 25 settembre 2010 fino al 30 ottobre 2010.
Il vernissage avrà luogo il 25 settembre 2010 a partire dalle ore 18:00 accessibile solo per invito.
Un’evento eccezionale che vede coinvolti, per la prima volta nella storia della Infantellina Contemporary, solo ed esclusivamente artisti non italiani. Ogni artista racconta e propone al pubblico i propri concetti ed i propri mondi creando una configurazione ottica ed emozionale inusuale per I-C. L’ambiente in cui un’artista cresce e si forma, la mentalità ed il vissuto comune del proprio paese oltre alle esperienze personali internazionali tessono una trama che fornisce allo spettatore un ventaglio forte ed esteticamente valido, una visione ,per quanto necessariamente limitata, sfaccettata e globale che spazia tra Brasile, U.S.A., Romania,Germania, Corea del Sud, Austria e Sud-Africa.
“ I am who I am “
Jeff Chies
Domino
Hilary J. England
Josef Karl
Anita Keckeis
Jiinaun Kim (alias Sinn)
Andras Markos
Hans Peter Schmidt
Ivor Sias
Jeff Chies pittore e fotografo brasiliano oltre che regista ha collezionato riconoscimenti e partecipazioni sia nel proprio paese natale che in Argentina,Usa,U.K.,EU. Si ispira ai grandi del passato come Matisse imbrigliando nelle sue opere materiche i colori e l’immatericità del nostro tempo.
Domino che da anni è apprezzata da un pubblico internazionale per le sue opere non convenzionali che uniscono ironia,profondi concetti filosofici e leggerezza dell’apparire in un mix di indubbio spessore comunicativo ed evocativo utilizzando materiali, di norma, incompatibili nell’intento di rendere possibile l’improbabile.
Hilary J. England americana pura che rappresenta con le sue opere il nuovo impressionismo americano rincorrendo immagini del quotidiano esaltandone i toni e mettendo in luce evocazioni intime legate a sentimenti che scaturiscono dai suoni e dai profumi catturando l’onestà dei momenti.
Josef Karl che possiamo accostare ad Oliviero Toscano nella personale scelta interpretativa e scenica dei soggetti. I suoi personaggi sono estremi rappresentanti di una società divisa tra perversione e quotidianità inseriti in scenari paradossali o improbabile: mondi nascosti che emergono vigorosi mostrando il lati oscuri e segreti, spesso inquietanti per la propria veridicità.
Anita Keckeis stilista raffinata proveniente dall´Austria che da anni si è imposta come designer proponendo particolarissimi oggetti di desiderio che avvolgono il collo puntando l’attenzione su una zona del corpo femminile sempre in vista ed esposta. Con i suoi preziosi pizzi crea sciami di farfalle o colonne che sprofondano nei decolltee o morbide volute in movimento.Non pizzi o collari ma vere opere d’arte.
Jiinaun Kim (alias Sinn) raccoglie, combatte, abbraccia le contraddizioni e tradizioni della propria Corea. Con un corpo minuto ma inaspettatamente forte plasma figure graffiando enormi lastre di alluminio, attribuendo colori ispirati dalla frenesia del XXI secolo, rappresentando la personale interpretazione della propria dote culturale in un sposalizio sognante con il mondo dell’ovest.
Andras Markos con le sue origini rumene, con esperienze professionali di altissimo prestigio e di formazione classica ci propone un nuovo punto di vista in merito a cosa significa oggi “ fare arte ” lasciando lo spettatore libero di interagire alterando,arricchendo od anche criticando le opere proponendo un’evoluzione interpretativa materiale casuale pur se voluta ottenuta dalle sovrapposizioni emotive derivanti dal coinvolgimento collettivo.
Hans-Peter Schmidt “ prodotto di successo ” della rinomata HdK di Berlino e co-fondatore di una affermata agenzia di design, da anni ferma su tele di grandi formati immagini leggere e trasparenti o massicce e decise evocando passioni quali trasparenti fragilità, inquietudini volute, stabili certezze. Con la freschezza e decisione dei propri tratti mette in luce i contrasti e contrapposizioni dell’intimo.
Ivor Sias, sudafricano di nascita, raccoglie in sé diverse culture frutto delle proprie origini e dei propri spostamenti. Un artista globale, un nomade che, attraverso i viaggi e gli anni, ha fatto tesoro delle esperienze elaborando un gusto ed uno stile assolutamente personale che provoca nello spettatore un’avvicendarsi emozionante di visioni mimetizzate all’interno dei vari piani delle proprie tele (opere).
[ I ] [C ]
Infantellina Contemporary
Taubenstr. 20-22 (am Gendarmenmarkt)
10117 Berlin (Berlin-Mitte) Germany
Tel: 0049(0)30/92210407
http://www.infantellina-contemporary.com
info@infantellina-contemporary.com
Ma-Sa 2-7 p.m. e per appuntamento
DE
Infantellina Contemporary Berlin ist es eine große Freude, Sie zu unserer nächsten Ausstellung unter dem Titel "I am who I am" vom 25. September bis 30. Oktober 2010, im Herzen der Stadt in der Nähe des bekannten historischen Gendarmenmarktes ein zu laden.
Vernissage ist nur für geladene Gäste und jeder bestätigte Gast kann durch eine zusätzliche Person seiner Wahl begleitet werden.
Diese Veranstaltung wird zum ersten Mal in der Geschichte der Infantellina Contemporary internationale nicht-italienische Künstler präsentieren. Jeder Künstler wird den Gästen seine oder ihre Arbeit vorstellen, verbunden mit einer Erläuterung der jeweiligen Arbeitsweise. Der Bereich, innerhalb dessen ein Künstler seine Kunstwerke schafft oder entwickelt übersteigt die herkunftsspezifichen geographischen Grenzen der Abstammung, seien es nun Brasilien, USA, Rumänien, Deutschland, Korea, Österreich oder Südafrika.
Die teilnehmenden Künstler sind:
Jeff Chies
Domino
Hilary j. England
Josef Karl
Anita Keckeis
Sinn
Andras Markos
Hans Peter Schmidt
Ivor Sias
JEFF CHIES: Jeff ist ein Maler und Fotograf aus Brasilien, der in seinem Heimatland ausgestellt hat und international mit großem Erfolg in Argentinien, USA, dem Vereinigten Königreich und in Europa. Er ist stark von großen alten Meister wie Henri Matisse inspiriert.
DOMINO: Eine Künstlerin international seit vielen Jahren geschätzt für ihre unkonventionelle Arbeiten, verbindet Ironie und tiefe philosophische Inhalte mit einer Leichtigkeit in der Anwendung der von ihr gewählten evokativen Elemente mit der Absicht, das Unmögliche greifbar zu machen.
HILARY J ENGLAND, eine amerikanische Künstlerin, vertritt den amerikanischen Impressionismus mit alltäglichen Bildern, die über die tonale Malerei hinaus gehen und die Intimität mittels stimmungsvollem Licht erscheinen lassen; Bilder, reich an Assoziationen in Verbindung mit einem authentischen Sinn für Ehrlichkeit und Aufrichtigkeit.
JOSEF KARL könnten wir vergleichen mit Oliviero Toscani und dessen persönlicher Auswahl von Interpretationen und Themen. Seine Wahl der Protagonisten sind extreme Darstellungen von einer Gesellschaft aufgespalten durch Perversionen und alltägliche Banalitäten in unvorstellbaren, paradoxen Situationen. Versteckte Welten kommen zum Vorschein, zeigen ihre dunklen und geheimen Seiten, die sich meistens als in hohem Maße beunruhigend erweisen.
ANITA KECKEIS ist eine raffinierte Designerin aus Österreich, die seit Jahren exquisite Objekte der Begierde erschafft, welche Hälse schmücken, die so fast immer als verletzlich wahr zu nehmen sind. Diese Arbeiten sind wertvolle Kunstgegenstände, die erscheinen wie flüchtige Schmetterlinge, die sich kleiden, schmücken und sich in einladender Weichheit präsentieren.
JIINAUN KIM (alias Sinn) sammelt, kämpft eine Schlacht, und umarmt die Widersprüche ihrer Heimat Korea in ihren großformatigen Metallarbeiten. Mit ihrem kleinen, zierlichen Körper, der eine unerwartete Stärke offenbart, kratzt und gräbt sie fantastische Figuren aus riesigen Stahlplatten und flößt ihnen die reflektierende Bildsprache unseres hektischen einundzwanzigsten Jahrhunderts, stellt dessen Interpretation erinnernd an ihren traditionellen kulturellen Hintergrund dar, um diesen mit dem der westlichen Kultur in Einklang zu bringen.
ANDRAS MARKOS aus Rumänien untersucht, was es bedeutet „heute Kunst zu (er-)schaffen", indem er seine ausgezeichnete fachliche und klassische Erfahrung kombiniert, den Betrachter frei interagieren lässt, die fraglichen Werke zu bereichern oder zu kritisieren, eine evolutionäre Interpretation der Wahl der Materialien, abgeleitet aus der Aussetzung des Emotionalen, erschaffend und so die kollektive Teilnahme im Kunstschaffungsprozess erzeugt.
HANS PETER SCHMIDT, ein „Erfolgsprodukt“ der bekannten (HdK, Hochschule der Künste) und Mitbegründer einer etablierten Design-Firma, produziert seit Jahren große Gemälde auf Leinwand mit Bildern von größter Leichtigkeit und Transparenz oder dichte, herbei gewünschte und verstörende Leidenschaften, basierend auf fester Gewissheit und Vertrauen, welche mit ihrer unmittelbaren Frische Spuren einer Gegenposition des Intimen hinterlassen.
IVOR SIAS, ein in Südafrika geborener Künstler, sammelt in seinem Werk seine vielfältigen kulturell bedingten Erfahrungen und Eindrücke. Eine globaler Künstler, ein Nomade mit ruhelos unternommenen Fahrten, der einen Schatz von Assoziationen angesammelt hat, die seinen höchst persönlichen Stil widerspiegeln und bei denen der Betrachter hineingezogen oder provoziert wird, um näher an Ebenen von mentalen Szenen zu gelangen oder dessen Wahrnehmung mittels der verschiedenen Schichten auf der Leinwand beflügelt wird.
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